Chiesa
Martinengo, Bergamo, Italia
Nell’ambito della ristrutturazione ed ampliamento della casa di riposo Francesco Balicco in Martinengo (Bergamo) è prevista la realizzazione di una piccola cappella interna.
Il progetto si adegua alle caratteristiche degli ambienti al piano seminterrato dedicati allo spazio sacro della chiesa, individuando nelle indicazioni del Concilio Vaticano II e nei recenti studi sull’evoluzione dello spazio liturgico, i principi per la sua definizione.
L’obiettivo del progetto è la costruzione di una piccola chiesa penetrata di umanità, di discrezione, di interiorità architettonica e liturgica. L’edificio sacro e gli ornamenti dovranno essere molto belli e simbolici, e i paramenti e le suppellettili esprimere bellezza e dignità, fatti con materiali di particolare pregio.
Il problema essenziale è tradurre nel concreto la subordinazione effettiva dello spazio e degli oggetti che vi si trovano alle persone. Costruire su scala umana e, soprattutto, creare uno spazio che favorisca l’unità di partecipazione dell’assemblea intera – preti e fedeli – rispetto ai vari poli della celebrazione liturgica.
L’ingresso avviene dall’area esterna ad Est, oltre che da un ingresso laterale interno alla casa di riposo.
La struttura del soffitto è piana, ma questo è articolato con controsoffittature atte ad accogliere gli impianti di condizionamento dell’aria ed i corpi illuminanti.
Nella celebrazione della eucaristia si vuole incoraggiare un senso di partecipazione collettiva. Per questo l’aula deve tendere ad una organizzazione tale da portare i fedeli ad una partecipazione consapevole, attiva e piena. Ma se è vero che la posizione avvolgente dell’assemblea intorno all’altare sembra essere la trascrizione più giusta dei dati del Concilio, essa dimostra una certa inadeguatezza rispetto ai bisogni specifici della Liturgia della Parola. Inoltre, la dimensione della chiesa è tale per cui la configurazione assembleare, ordinata secondo l’asse longitudinale della chiesa, appare la più appropriata.
L’altare ha bisogno di un’attenzione particolare poiché la sua posizione, le sue proporzioni, la sua qualità di presenza determinano ampiamente tutto il resto. Esso è collocato nel presbiterio, in posizione centrale rispetto all’asse longitudinale della chiesa, in modo da essere il centro verso il quale si rivolge spontaneamente l’attenzione dell’assemblea.