Casa di riposo Francesco Balicco

Martinengo, Bergamo, Italia

L’attuale casa di riposo sorge su un’area posta ad Est del territorio comunale di Martinengo, a confine tra l’edificato e la campagna orientale.

Il vigente Piano Regolatore Generale destina l’area oggetto di intervento ad attrezzature pubbliche e private di interesse comune.

L’obiettivo principale del progetto si può riassumere nella riqualificazione della casa di riposo, attraverso la dotazione di adeguati e appropriati spazi di rappresentanza.

Il progetto di ampliamento della struttura non comporta e nemmeno prevede un incremento della capacità ricettiva della casa di riposo. L’intervento incrementa la dotazione degli spazi di socializzazione per gli ospiti e i visitatori, riqualificando ambienti esistenti e integrandone di nuovi.

La presenza di una grande area verde a disposizione degli ospiti della casa albergo, rappresenta l’occasione di stimolo per sviluppare un progetto in grado di offrire nuovi modi di fruizione del parco. Allo stesso tempo esso rappresenta un contesto ambientale privilegiato, in cui la nuova architettura, aperta sulla natura, trae le sue legittimazioni tipologiche, morfologiche e tecnologiche.

La condizione degli anziani determina una concezione degli spazi ad essi destinati che non può prescindere dal rispetto di norme concepite a misura di portatori di handicap. Di conseguenza nel progetto è abolita qualsiasi barriera architettonica ed i nuovi spazi sono usufruibili in modo pieno da tutti gli ospiti della casa di riposo.

Il progetto si articola sostanzialmente intorno a tre temi fondamentali: il “belvedere”, la chiesa e le aree esterne.

Il primo tema ha portato alla definizione di un’architettura che rappresenta sicuramente l’elemento caratterizzante dell’intervento. L’edificio denominato “belvedere” ridisegna e riqualifica il fronte principale dell’intero complesso su via Vallere.

Al piano rialzato, in corrispondenza del vecchio ingresso alla casa di riposo, si innesta il nuovo ampliamento, ristrutturando gli ambienti nell’intorno e dotando la struttura di nuovi e ampi spazi di soggiorno e di rappresentanza, tra cui il nuovo ingresso, ricavato sul fronte Ovest del nuovo edificio.

La hall di ingresso conduce ai nuovi spazi di soggiorno proiettati all’interno del parco e delimitati da ampie pareti vetrate su tutti i fronti, così da offrire agli ospiti ed ai visitatori la possibilità di percorrere il “belvedere” come se stessero compiendo una passeggiata nel verde.

Al piano seminterrato l’ampliamento dell’edificio è rappresentato dalla nuova palestra, dagli spogliatoi, dall’ambulatorio, dagli spazi di ingresso e disimpegno, dal vano ascensore e scala di sicurezza.

Pur trovandosi sotto il livello di ingresso, di fatto la nuova palestra è aperta su tre lati, in quanto il progetto prevede che la nuova piazza e gli spazi circostanti si trovino alla stessa quota del piano seminterrato.

La nuova chiesa, che trova la sua collocazione negli spazi ristrutturati e riqualificati della palestra esistente, seppure piccola e funzionalmente limitata al rito religioso all’interno della casa di riposo, rappresenta comunque la “casa di Dio” e non un luogo qualunque. Essa si qualifica in riferimento alla Chiesa e alla liturgia. Pertanto, oltre ai requisiti puramente utilitaristici che assolvono alle esigenze dell’assemblea, questo spazio di culto ha anche una funzione iconica. La nuova chiesa si pone in relazione unica con gli altri ambienti nell’ambito della struttura, in quanto essa è una zona sacra, un “recinto” in cui si manifesta la Divina Presenza. L’obiettivo del progetto è la costruzione di una piccola chiesa penetrata di umanità, di discrezione, di interiorità architettonica e liturgica.

La configurazione spaziale dell’edificio nasce da esigenze di semplicità e di razionalità, oltre che da una poetica progettuale in cui la luce naturale e artificiale, variamente modulata, viene utilizzata come l’elemento costitutivo dello spazio.

Lo spirito della proposta progettuale mira a consentire ai pazienti di usufruire di uno straordinario spazio di relazione per migliorare la propria condizione di permanenza alla casa di riposo.

Il progetto tende a definire un ambiente aperto, luminoso, trasparente e flessibile. Uno spazio confortevole, caratterizzato da un accurato studio dei colori, dei materiali e dei dettagli costruttivi, con un rapporto tra vuoti e pieni variabile nelle diverse ore della giornata. Il carattere identificativo dello spazio è infatti fondato sul rapporto mutevole tra trasparenza e materia. Qui la luce, naturale e artificiale, la trasparenza e la permeabilità visiva dello spazio assumono un ruolo primario, valorizzati dall’impiego del vetro.

Il progetto ridisegna i percorsi e gli spazi esterni in modo funzionale all’assetto della nuova configurazione planivolumetrica dell’edificio. La valorizzazione dell’ingresso è affidata alla presenza scultorea di una serie di colonne. Il dislivello tra l’esterno e l’accesso all’edificio viene risolto sul fronte Ovest con un giardino roccioso su due livelli. La nuova piazza a quota del piano seminterrato è abbastanza ampia da tollerare la sua depressione. Il gioco di volumi che definisce questo spazio, costituiti da pareti di diversa altezza secondo un disegno preciso e razionale, costituisce l’elemento architettonico caratterizzante.


Progetto e Direzione lavori

Massimiliano Gamba


Committente

Fondazione Francesco Balicco


Dati dimensionali

Area di intervento: 17.000 mq

Stato di fatto: S lorda = 3.209 mq; V = 11.116 mc

Assetto finale: S lorda = 3.760 mq; V = 13.324 mc


Cronologia

Progetto: 2006 | 2007

Realizzazione: 2008 | 2010

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